
Sono simbologie apparentemente incongrue, quelle che prendono vita nelle caratteristiche sculture in maiolica e nelle installazioni di Paola: ruote, note musicali, lettere, numeri, ali, occhi, cuori infranti e fiori dipinti, con particolare gusto cromatico. Ma sono tutt’altro che incongrue, perché rimandano alla sua dimensione immaginativa, un universo intimo femminile e materno che grazie all’espressione artistica riesce a liberarsi come per catarsi. Per l’artista si tratta di un lento, quasi inconsapevole gesto di ricapitolazione della propria memoria, disegnando e dipingendo con precisione e sapienza, facendo sì che le immagini si liberino da sole…