“La maschera è un potente simbolo carico di significati e, nella produzione di Paola Bandini , che ha scelto la ceramica per realizzare le sue opere, questa ha una valenza scultorea, tridimensionale. Le maschere di Bandini sono oggetti semplici ma pieni di forza in quanto nascondono ma mostrano al tempo stesso.
La maschera muove dentro di noi territori nascosti, latenti, inesplorati, ancestrali, ricordi, paure, emozioni, contraddizioni. La maschera impedisce la visione di ciò che le sta dietro, ma nel caso delle opere di Paola, rappresenta se stessa svelandosi.
Le forme sono lineari, ripetitive, bianche o nere e questa semplificazione in realtà complica la lettura dell’opera. Sono però presenti alcuni indizi nascosti dietro ad elementi aggiunti che sono universalmente riconosciuti, quali le mani, i fiori, ruote e maschere ancora.
Maschere su maschere, ed è in questa sovrapposizione che ciò che sta sotto si svela e prende il carattere di volto. Ecco la sfida… scoprire cosa c’è dietro.
Le maschere di Paola mostrano poco, sono oggetti che tutelano una dimensione interna enorme, che ogni essere umano, consciamente o inconsciamente, nasconde e custodisce con cura.
Forse in questo caso, ci troviamo di fronte ad una vera e propria performance più che ad una mostra, perché quel che si fa vedere ha la funzione di nascondere una parte che si desidera tenere lontano dagli sguardi altrui, condividendo comunque un momento di incontro in silenzio.”
Oscar Dominguez
presentazione dal catalogo della mostra “L’altro io”,
Lugo, Palazzo del Commercio, 11 Febbraio – 11 Marzo 2018